Spunti per vivere il lavoro in un modo più utile per te

La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a danzare sotto la pioggia

(Gandhi)

Danzare sotto la pioggia.

Se mi immagino questa danza, ci vedo della bellezza e della poesia. Ma cosa c’entra con il mondo del lavoro, forse ti starai chiedendo. Beh, c’entra eccome. 

Hai notato che stiamo attraversando un periodo storico profondamente trasformativo in cui l’incertezza regna sovrana?

Certo, nel contesto post-moderno era così anche prima… ma ora lo è di più. Fra le principali cause annoveriamo la velocità con cui avanza la rivoluzione tecnologica e digitale, l’instabilità dell’economia, le conseguenze sociali e psicologiche post-pandemiche.

Come gestire, dunque, le nostre carriere alla luce di un’incertezza così diffusa e pervasiva?

Ascolta cosa si muove dentro di te

Ehi, lo dico davvero. Siamo nel campo di quella che viene chiamata “intelligenza emotiva“, una delle soft skills più preziose e più ricercate nel mondo del lavoro. La consapevolezza di ciò che proviamo e di quali sono i bisogni che ci attraversano in un dato momento è la base per ponderare qualsiasi futura azione che ci possa sostenere nell’attraversare dei momenti di tempesta. 

Prenditi dei momenti per contattare te stesso e chiederti: cosa mi aiuterebbe a vivere il lavoro in un modo utile per me in questo momento? Di cosa ho bisogno proprio ora? Ricordati che non c’è una sola rotta possibile, c’è la rotta che imposti tu, ascoltandoti, momento per momento.

Coniugare flessibilità e progettualità

Parliamoci chiaro, non siamo nel tempo in cui possiamo progettare le nostre carriere a lungo termine. Spesso progettare anche a 5 anni diventa difficile. Se un HR mi dovesse chiedere: “dove si vede fra 5 anni?” sarei tentata di rispondere “guardi, non so neanche dove sarò la prossima settimana 🙂 “. 

Scherzi a parte, ora dobbiamo proprio essere degli equilibristi e imparare ad unire un senso di progettualità, comunque indispensabile per governare le nostre carriere, con la capacità di stare nel flusso e adattarci alle evoluzioni rapide e, spesso, impreviste di quest’epoca. 

Piantati come querce e flessibili come canne di bambù

Dal momento che una direzione è necessaria, imposta bene la tua bussola: investi nello sviluppo di competenze digitali ma anche di competenze “umane”

E’ bene che tu conosca i trend e, se il caso, padroneggi gli strumenti digitali e tecnologici connessi alle dinamiche evolutive del tuo settore. 

Cosa ne sarà del tuo ruolo o del settore in cui operi fra 3, 5, 10 anni? 

Questa è una domanda fondamentale che hai bisogno di porti oggi per tutelare la tua professione nel futuro e arrivarci preparato. Per quanto possibile, dunque, prendi le misure.

D’altro lato, per garantire la spendibilità del tuo profilo professionale nell’era digitale, è una buona idea investire in quelle competenze in cui le nostre capacità, in qualità di esseri umani, continueranno a fare la differenza, per esempio le capacità di comunicazione e relazione.

Ti sembrano banali? Eppure, sono il collante che ci tiene insieme in questa società. Avremo sempre bisogno di rapporti e di relazioni profondamente umane e, ti dirò di più, è soprattutto ora che abbiamo fame di relazioni e di contatto human to human. Questo continuerà ad essere importante, per le persone e per le aziende.

Seppure l’intelligenza artificiale stia evolvendo in questa direzione soprattutto per quanto concerne il riconoscimento delle emozioni,  il contatto empatico rimarrà prerogativa umana. Nessuna tecnologia potrà sostituire le capacità di gestione dei conflitti, leadership e gestione efficace del team, che alla base sottendono tutte delle abilità di intelligenza emotiva.

E se tutto ciò ha a che fare con la progettualità e con l’essere piantati come querce, vediamo cosa significa essere flessibili come canne di bambù.

Stare nel flusso vuol dire andare insieme agli eventi, senza opporre resistenza, navigando le acque del cambiamento per uscirne trasformati, quando non risorti dalle nostre ceneri, come la fenice.

Cosa voglio dire? 

Che se è il tempo per te di cambiare lavoro, fallo. Se le condizioni, interne o esterne, ti suggeriscono di cambiare completamente la direzione della carriera, non aspettare oltre. 

Se il tuo intuito, o i cambiamenti di settore nella tua area professionale, ti stanno mandando dei segnali chiari che ti invitano a lasciare la finta sicurezza del tempo indeterminato per lanciare il tuo business, mettiti in ascolto.

La maggior parte di noi cambierà lavoro ancora, e più di qualche volta, nell’arco della propria vita professionale. Abituiamoci a vivere con una progettualità a breve termine, imparando a mettere in discussione la nostra carriera in qualsiasi momento, per desiderio o per necessità, perché è ciò che questo tempo ci chiede, di saper vivere con l’insicurezza e imparare a farci qualcosa.

Possibilmente, qualcosa di bello.

“Che tu possa avere, sempre, il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle”

(Dal film “Blow”) 

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